Parlando di performance, come già detto nell’articolo “Performance e convinzioni: il binomio vincente”, ciò che fa la differenza è l’atteggiamento mentale con cui ci si predispone.
Grazie all’aiuto del Mental Coach, il Coachee ha l’occasione di lavorare sulle proprie convinzioni limitanti e trasformarle in convinzioni potenzianti. In che modo? Magia? Scienza? Incantesimi?

Assolutamente niente di tutto ciò!
Coach e Coachee lavoreranno sulla fiducia.
Attraverso esercizi efficaci è infatti possibile:
comprendere il grado di fiducia che già si possiede
analizzare e ridurre il peso delle convinzioni limitanti ostacolano la performance
aumentare il livello di fiducia
moltiplicare il peso delle convinzioni potenzianti
Perché, tra tutti i fattori, si comincia dalla fiducia?
Perché solamente nel momento in cui credo di potercela fare, solamente quando ho fiducia nelle mie capacità, allora sì che posso farcela ed essere vincente!
Un adolescente costantemente rimproverato dal genitore, un dipendente che ogni giorno riceve feedback espressi in negativo dal proprio titolare o una giocatore continuamente criticato dal proprio allenatore non riusciranno mai ad essere performanti e a lavorare al 100% delle proprie possibilità, perché l’immagine che viene loro restituita dall’esterno è quella di una persona che non è abbastanza.
E quindi stai dicendo che va sempre tutto bene? Certamente no! C’è sempre qualcosa che si può migliorare, la perfezione in senso assoluto è un’idea fittizia, è anche vero che c’è sempre anche qualcosa che è stato fatto bene!
Attraverso feedback espressi in positivo è dunque possibile restituire all’interlocutore (che sia l’adolescente, il dipendente, il giocatore, ecc…) un’immagine positiva di sé, aumentare il suo livello di fiducia e farlo sentire capace di andare oltre alla propria versione di oggi, per diventare ancora più performante!
Nel momento in cui ciò non avviene, è dunque possibile rivolgersi ad un Mental Coach, che guiderà il Coachee verso una migliore versione del sé!