Grazie a questo incontro ho compreso la fortuna che ho da 25 anni a vivere di sport, prima come atleta, poi come allenatore e ora come Mental Coach.
È provato che i ragazzi che praticano sport possono godere di uno sviluppo personale molto più efficace rispetto a chi non lo pratica, perché lo sport insegna a:
- mettere in gioco tutte le emozioni → gioia, delusione, fatica, sacrificio…
- prendersi delle grandi responsabilità → che nessun altro ambito di vita offre
- organizzare il proprio tempo → per riuscire ad adempire ai propri doveri scolastici e poter godere del divertimento sportivo
La grande varietà di sport permette inoltre ai bambini tra i 7 e gli 11 anni di sperimentare una vasta gamma di discipline, entrando così in contatto con differenti realtà e rispettando una serie di regole e di valori di riferimento, che contribuiscono alla crescita e all’educazione del futuro adulto.
L’allenatore, dunque, come può essere solo un dimostratore di tecniche?
L’allenatore del settore giovanile è un punto di riferimento per il giovane atleta, perché insegna:
- la motivazione
- la comunicazione
- il valore della squadra
- la fatica
- la dedizione
- il sacrificio
Grazie allo sport il giovane fa i conti con la consapevolezza di essere capace, di potercela fare grazie al suo impegno a rispondere efficacemente alle proprie responsabilità.
Pertanto un allenatore deve possedere:
- competenze professionali → conoscere le tecniche e le tattiche della disciplina sportiva
- competenze interpersonali → instaurare rapporti efficaci
- competenze intrapersonali → essere consapevole del proprio impatto sui giovani, modulare il proprio comportamento e fare scelte lessicali adeguate all’obiettivo comunicativo
Perché tutto questo?
Perché i bambini hanno diritto a non essere discriminati per le loro abilità o per la loro età, hanno diritto ad essere ascoltati e hanno diritto allo sviluppo della personalità, dei talenti, delle attitudini mentali e fisiche. E non lo dico io…lo dice la Convenzione dell’ONU sui diritti dell’infanzia.
Per questo motivo il ruolo di educatore che ricopre l’allenatore è fondamentale. Ci sono tantissime persone al mondo che fanno gli allenatori: dimostrano perfettamente le tecniche, trasformano gli atleti in perfetti esecutori, vincono…
Ma essere un allenatore è ben diverso, essere allenatore significa sostenere il giovane atleta nell’espressione di sé, attraverso:
- un ascolto empatico e rispettoso
- la comprensione dei suoi bisogni
- un accompagnamento alla scoperta delle sue abilità e dei suoi talenti in tutte le fasi della sua crescita